L Era il 12 settembre 1952 quando Michelangelo Testa, direttore del periodo Arbiter, apriva ufficialmente la prima edizione di quel Festival dedicato ai capi sartoriali declinati al maschile, che sarebbe diventato un appuntamento imprescindibile per i drappieri e i Maestri Sartori per quasi trent’anni. Il Casinò di Sanremo, che aveva appena organizzato il primo Festival della Canzone Italiana e che poteva vantare una più che decennale tradizione di eventi legati alla Moda, era il miglior palcoscenico per sfilate al maschile famose ben presto in tutta Europa. A ricordo di quelle pagine di alta Sartoria il Casinò di Sanremo, Confartigianato nazionale, il Comune di Sanremo, la collaborazione degli Annali della Moda del 900, del periodico Arbiter presenta l’evento:” Festival della Moda Maschile 1952-1990- La Grande Bellezza dei Maestri Sartori.” Un appuntamento con la qualità e la creatività dell’ Alta sartoria, declinato in più momenti. Al Casinò sabato 17 luglio verrà inaugurata l’esposizione dedicata ai Sartori che parteciparono al Festival della Moda Maschile 1952 1990, curata dalla Storica dell’Arte dott.sa Federica Flore. La mostra rimarrà aperta al pubblico, con ingresso contingentato secondo la normativa anti-Covid, sino al 17 agosto. Un’iniziativa che Sanremo vivrà guardando alla Moda di oggi e di domani attraverso uno shooting fotografico sulla scalinata di Porta Principale e un prestigioso defilé in piazza Borea d’Olmo a partire dalle ore 21.00. Alle ore 17.00 nel Teatro del Casinò si terrà la conferenza incontro con la Stampa prima dell’inaugurazione. “L’alta sartoria maschile – dichiarano il sindaco Alberto Biancheri e l’assessore al turismo Giuseppe Faraldi - torna a Sanremo con un appuntamento di grande livello che si inserisce nel solco dello storico legame fra la nostra città e la moda uomo. Un legame nato nel 1952 che ha poi dato origine ad un appuntamento fisso molto seguito, non solo dagli addetti ai lavori. Grazie a questa mostra, le eleganti sale della Casa da Gioco diventano nuovamente location ideale per il made in Italy tra raffinatezza, talento e alta qualità, elementi di un settore dell’artigianato che ha la capacità di diventare alta sartoria. Non solo: l’iniziativa si apre alla città, con la sfilata delle 500 che porteranno i modelli dal Casinò a piazza Borea d’Olmo dove si svolgerà un affascinante defilé. Se è vero, quindi, che la promozione turistica passa anche attraverso la moda, quale migliore occasione se non il ritorno del prestigioso Festival della Moda Maschile per individuare un punto di partenza in questo senso” “Un omaggio alle migliori pagine della Moda maschile italiana attraverso la storia di alcuni dei grandi Sartori e drappieri che da Sanremo hanno portato la creatività italiana nel mondo.” – Sottolinea il Presidente del Casinò, avv. Adriano Battistotti, con i consiglieri dott.sa Barbara Biale e dott. Gian Carlo Ghinamo “ Ieri come oggi hanno saputo declinare lo stile italiano per uomo attraverso il pregio dei tessuti che diventano creazioni uniche da indossare. Con questa esposizione Il Casinò diventa palcoscenico per raccontare la storia di un festival che era nostro e che vogliamo far rivivere, esaltando l’eccellenza di un artigianato di grande qualità, riconosciuto e riconoscibile in tutto il mondo. Si potranno ammirare capi e tessuti irripetibili, resi unici dalle persone che li hanno indossati e dalle mani che li hanno forgiati. Grati per la collaborazione al Ministero della Cultura, a Confartigianato Nazionale, a Franz Botrè, Direttore di Arbiter, diamo il benvenuto ai prestigiosi marchi che condividono con noi questo evento, legato al binomio Casinò di Sanremo Alta Sartoria.” Conclude la dott.sa Barbara Biale “Ricordare il Festival della Moda maschile di Sanremo non è solo ritornare nel punto esatto dove la grande sartoria per uomo ha iniziato la sua ascesa internazionale codificando un preciso stile improntato sulla qualità e l’eleganza vuol dire valorizzare le idealità che sono alla base de più autentico Made in Italy. Il Casinò vuole riappropriarsi di questa sua funzione propulsiva anche nel settore dell’artigianato di alta qualità, dove ogni abito è una creazione in cui si fondono l’abilità dei drappieri e la professionalità dei maestri Sartori. Ci sono capi paragonabili a gioielli o a quadri per chi li ha cuciti e per chi li ha indossati. Il Casinò con questo evento ha ancora una volta riaffermato la sua centralità anche come volano turistico - culturale.” La mostra dedicata al Festival della Moda Maschile si compone di diversi momenti espositivi: quello dedicato alle testimonianze delle tante edizioni del Festival con alcuni dei protagonisti e delle loro creazioni, quello dedicato al periodico Arbiter con una selezione delle migliori copertine d’autore dipinte da importanti artisti ed ancora la sezione riservata a “La Grande Bellezza” di Paolo Sorrentino firmata Attolini Cesare Spa, in cui si possono ammirare una selezionata presenza delle giacche che “Jep Gambardella”, al secolo Toni Servillo, indossò nell’omonima pellicola premio Oscar 2014, un’altra pietra miliare nella storia della Sartoria italiana. In Sala Privata I visitatori potranno ammirare in un viaggio, raccontato dalla rivista Arbiter, nella storia del gusto e dell’”ago e filo” pensato al maschile attraverso i protagonisti della Sartoria e dei grandi Maestri dei tessuti, quei “drappieri” che esaltarono ed esaltano il Made in Italy. Pagine e pagine della narrazione della sartoria italiana che riportano a Sanremo il ricordo di sartori come Angelo Litrico, la cui eredità è stata raccolta e valorizzata dal nipote lo stilista Luca. Alla Maison di Alta Moda Litrico si devono alcuni dei capi esposti che caratterizzano l’alta Sartoria come forma d’arte, veri capolavori, resi immortali dalle persone che li indossarono. Tra questi l’abito Dinner Jacket 3 pezzi, completo di papillon in kid mohair grigio e raso seta, realizzato per il presidente J.F. Kennedy nel 1963. Lo smoking grigio con revers a scialle è stato cucito per John Fitzgerald Kennedy a Giugno del 1963, in lana mohair con gilet in seta. Fa parte di un intero guardaroba che la Sartoria Litrico con Angelo creò per il Presidente. Racconta il couturier Luca Litrico:” Ci venne restituito in segno di vicinanza e stima dalla famiglia, dopo il suo assassinio, sapendo che lo avremmo custodito con amore onorandone il proprietario. È stato esposto dal Victoria and Albert Museum di Londra, in occasione della Mostra “The Glamour of Italian Fashion” nel 2014.” Sempre provenienti dal patrimonio storico della Maison Litrico inserito negli Annali della Moda del Novecento l’Abito Dinner Jacket in panno verde, due pezzi, realizzato per l’Attore Rossano Brazzi nel 1958, un secondo Abito Dinner Jacket sempre verde, ma in broccato di lana, forgiato per il cosmonauta James Irwin a fine anni ’70 / primissimi anni ’80. Il pantalone è in fresco di lana nero con banda laterale in seta, ed ha un gilet e papillon color beige in tessuto Cupro/Bemberg. Dallo scrigno della Maison proviene “il libro delle misure dei clienti” dove sono contenute anche le misure dell’attore Vittorio Gassman come gli 8 bozzetti i realizzati a mano per il Premier Michail Gorbačëv in occasione della Sua visita a Roma nel 1989. Sono testimonianze uniche del resoconto di anni e anni di Alta Sartoria patrimonio nazionale, come gli abiti dedicati ai presidenti della Repubblica custoditi dalla Sartoria Gallo con Luigi Gallo Presidente Camera Europea dell'Alta Sartoria, un omaggio all’Italia Repubblicana nel 75 esimo anniversario della sua costituzione. Abiti che ricordano l’impegno di chi li ha indossati ma anche eventi che appartengono al mondo dello sport e dello spettacolo come la Giacca di Tony Renis vincitore al Festival di Sanremo, firmata da Francesco Orlandi e custodita dal Sartore Santo Zumbino come gli abiti di Giacinto Facchetti risalenti agli anni gloriosi della sua Inter. Ancora eleganti frac o capi da sera che segnarono l’evoluzione dello stile attraverso il circolo Mediterraneo dei sarti, ma anche dai sartori Franco Puppato e Carlo Donati, una storia che emoziona dove fu creato anche il marchio “SanRemo” a denominare capi che nascevano sulla riviera dei fiori, oggi diffusi a livello europeo con il gruppo Inghirami. Dall’armadio di Marinella esce un arcobaleno di cravatte ma anche di accessori che tutto il mondo ci invidia, mentre i drappieri d’Italia sono meravigliosamente rappresentati dai tessuti della Fondazione Zegna, che con Arbiter sostenne il Festival della Moda Maschile di Sanremo, dalla Piacenza 1733 e da quelli della Drago tessuti. Proprio dallo scrigno della storia del gruppo Piacenza 1733 lanieri da secoli, esce uno splendido cappotto in cashmere indossato negli anni sessanta da Guido Piacenza. Un abito prezioso a simboleggiare l’autorevolezza di un gruppo famoso nel mondo che ieri come oggi ha saputo conservare la sua dimensione familiare. Un crogiuolo di abiti, giacche e accessori prestigiosi, tra foto e giornali perché al Casinò di Sanremo è tornato il Festival della Moda Maschile. Si ringraziano, tra gli altri, della presenza Attolini Cesare Spa, Drago tessuti, Piacenza 1733, Fondazione Zegna, le Sartorie Blasi, Ciardi, Donati, Gallo, Litrico, Marinella, Puppato, Visone, Santo Zumbino, il Circolo Mediterraneo dei Sarti, il Gruppo Inghirami per il marchio “SanRemo” i Maestri Sartori Gran Ufficiale Luigi Fant, Luigi Montaguti. Programma del 17 luglio Ore 17.00 Teatro dell’Opera del Casinò Conferenza incontro con gli organi d’Informazione Ore 18.00 Sala Privata – Sala Dorata Inaugurazione dell’esposizione Ore 19.30 Shooting fotografico sulla scalinata principale del Casinò Ore 21.00 Defilè in piazza Borea d’Olmo.